Abbiamo chiesto a Mario Abbati e Antonella Busino di parlarci brevemente del loro ultimo libro uscito per Panda Edizioni. Vediamo cosa ci hanno risposto:
Come vi siete conosciuti?
Antonella: Diversi anni fa durante il nostro percorso tarologico: entrambi frequentavano questa scuola francese sul Tarocco di Marsiglia e durante un seminario ci siamo incontrati. Avevamo un approccio molto simile all'argomento, quindi abbiamo iniziato a confrontarci ed a scambiarci idee collaborando anche ad un sito gratuito come tarologi. Negli anni ci è diventato chiaro che i Tarocchi sarebbero diventati una parte importante delle nostre esperienze e non un hobby. Io ho intrapreso l'avventura dell'insegnamento quasi subito, collaborando con associazioni. Successivamente, comunque poco dopo, è nata la collaborazione con Mario, la nostra idea era quella di strutturare e trasmettere quello che sperimentavamo ormai da tempo.
Mario: Era il 2010 e avevo da poco iniziato il ciclo di formazione presso l’Accademia dei Tarocchi dell’insegnante Carlo Bozzelli, quando fra i partecipanti ai corsi conobbi Antonella. Sul sito dell’associazione a disposizione di chiunque volesse farsi leggere le carte on-line eravamo fra i tarologi più attivi, lei con lo pseudonimo di Eumenide, io con quello di Supermariobros. Da allora è nata una sintonia spontanea che si è concretizzata durante gli anni nei corsi di scrittura creativa e nella pubblicazione del manuale.
Come è nata l’idea di questo libro? A chi è venuta per primo?
Antonella: In realtà il libro è il risultato dell'attività di insegnamento che abbiamo svolto in questi anni. Durante i nostri corsi di avvicinamento ai Tarocchi di Marsiglia spesso i partecipanti ci dicevano di avere testi nel cassetto, a cui non avevano dato seguito o perché si sentivano inadeguati o perché non erano riusciti a superare fasi di stallo e blocchi creativi. In altre occasioni accadeva che la partecipazione stessa al seminario accendesse loro l'immaginazione portandoli a desiderare di scrivere. All'epoca Mario già scriveva ed usava i Tarocchi per la propria attività creativa, quindi il passo fu breve: creammo un seminario specifico e lo proponemmo ad una nota scuola di scrittura. E fu proprio in quell'occasione che uno dei fondatori della scuola ebbe l'idea di un manuale a supporto del seminario. Avremmo dovuto aspettare del tempo prima che si realizzasse.
Mario: L’idea del libro è scaturita quando abbiamo iniziato a tenere i corsi di scrittura creativa presso accademie e associazioni culturali, con l’obiettivo di disporre di uno strumento che ci supportasse nelle lezioni. Ma al di là della funzione didattica, ci premeva scolpire sulla carta i presupposti teorici alla base del nostro metodo, ossia assegnare la giusta valenza alla dimensione inconscia della psiche umana e all’immaginazione. In realtà, l’idea non venne a nessuno dei due, fu uno dei fondatori di una nota scuola romana di scrittura creativa a prospettarci la possibilità, anche se avremmo dovuto aspettare svariati anni prima che il progetto si concretizzasse in un volume.
Come è stato scrivere a quattro mani? È stato difficile?
Antonella: No, in realtà proprio perché già avevamo "scritto " i nostri corsi, è stato abbastanza facile. Inoltre Mario ed io quando lavoriamo insieme non ci sovrapponiamo mai, bensì ci completiamo. Abbiamo deciso l'impostazione del manuale
insieme e poi ci siamo divisi i compiti. Poi abbiamo revisionato il tutto.
Cosa troverà il lettore dentro al vostro libro?
Antonella: Ciascuno troverà ciò che gli serve in quel preciso istante della sua vita. Mi spiego: nei Tarocchi di Marsiglia i simboli sono la struttura linguistica. Il simbolo è un motore di ricerca, è vivo e cambia il suo valore col cambiare delle situazioni e della predisposizione soggettiva: è un ponte tra l'aldiqua, ciò che sai di sapere di te stesso, e l'aldilà, ciò che ancora non sai di te stesso. Questo per dire che uno scrittore o uno sceneggiatore, alla ricerca di spunti o aiuti per la sua attività creativa, troverà quello che gli serve. Al pari, anche chi non è interessato alla scrittura troverà un suo modo di utilizzare questo manuale e di trarne un vantaggio, un beneficio personale.
Mario: Come già accennato, oltre a conoscere tutti gli strumenti necessari per poter procedere in autonomia nella creazione di una storia a partire da un tiraggio di Tarocchi, lettori e lettrici scopriranno che accanto alla concezione tradizionale di letteratura che nel processo creativo ritiene centrale la personalità dello scrittore, ne esiste un’altra, sostenuta da illustri autori del passato (Borges, Calvino, Popper, Jung), per cui le storie provengono da una dimensione esterna all’io individuale, per l’appunto la dimensione inconscia, estranea sia al concetto di spazio che al tempo lineare della coscienza.
A chi si rivolge il vostro libro?
Antonella: Come dicevo, a tutti. In primo luogo, scrittori e sceneggiatori, ma anche podcaster, filmaker, blogger e, perché no, gli influencer. In fondo la vita è una grande, meravigliosa avventura fatta di tanti capitoli che possono essere raccontati in varie forme e modi. Quindi anche chi è semplicemente incuriosito da questo strumento potrà trovare nel nostro libro un primo approccio alla materia e chissà, magari una passione.
Mario: Il nostro libro si rivolge a tutti gli autori che basano l’attività creativa sul progetto e la realizzazione di storie. Quindi, scrittori e sceneggiatori, ma anche tutte le nuove categorie di creativi che si stanno imponendo grazie ai social, come filmaker, podcaster e influencer. In seconda battuta, a tutti coloro che sono incuriositi dai Tarocchi e desiderano essere introdotti alle funzionalità di questo potente strumento di supporto alle decisioni.
Ci parlereste della vostra scuola di scrittura?
Mario: La scuola di scrittura creativa con cui collaboriamo attivamente in questi ultimi anni ha la sede a Roma e si chiama Genius (https://storygenius.it/). Si avvale della presenza stabile di scrittori, sceneggiatori, registi, autori radiofonici affermati che seguono gli allievi in percorsi annuali specializzati nelle varie discipline o in workshop puntuali dove vengono affrontati aspetti specifici delle tecniche narrative e dei loro recenti sviluppi grazie alle nuove tecnologie.
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