di Menini Beltrame Lucia

Dalla Prefazione di Mario Rigoni Stern:
"Quando si era in guerra erano certamente tante le situazioni che davano forti emozioni, ma il momento che arrivava in linea il furiere con la posta era il più atteso. Non c’era mai un’ora fissa: poteva essere con la distribuzione del rancio, o alla sera quando il fronte era quasi tranquillo. Di notte qualche volta! Ma chi era libero da impegni di servizio si univa al capannello attorno al caporal maggiore e a mano a mano che chiamava il nome scritto sull’indirizzo ci si affrettava per ricevere quel pezzo di carta che legava affetti lontani: un filo lungo centinaia di chilometri. Allora ci si appartava a leggere con avidità quelle notizie che con altrettanta emozione erano state scritte...
Ora, a distanza di tanti anni dalla Grande Guerra, giungono come testimonianza viva queste cartoline, queste lettere conservate nei vecchi cassetti per riportarci volti e affetti che credevamo scomparsi nella lontananza del tempo. Per noi uomini del Duemila, che viviamo nel benessere e nel virtuale, sono anche qui con nomi e cognomi di paese per ricordarci le loro sofferenze, le loro speranze e un pezzo di storia della nostra Italia."