di Fiorenzo Zerbetto

pagg. 112

Cm 14x21

ISBN 9788896753156

Considerazioni, riflessioni, spunti, versi testimonianza d'un vissuto fuori dall'ordinario

Indubbiamente originale nella forma come nei contenuti, questo libro-testimonianza è scritto con parole semplici, centellinate, ma dense di significati. Di facile e veloce lettura, piacevole e immediato sia nella parte di prosa sia in quella in versi, è adatto a chiunque e offre altresì spunti rari di riflessione, di comprensione, di meditazione, sul senso stesso di molti aspetti della nostra società, della spiritualità e del vivere.
Ai tanti appassionati che abbiano già percorso il Cammino di Santiago de Compostela (oppure Pellegrinaggi analoghi quali la Via Francigena, ecc.), questo libro dà opportunità di riconoscersi e riviverne emozioni, atmosfere, stati d’animo e dell’anima. A chi invece il Pellegrinaggio non l’abbia ancora affrontato, ma desideri mettersi in cammino, questo libro fornisce spunti e stimoli per non limitarsi a un semplice ‘trekking’ ma ampliare l’esperienza vivendola pienamente in tutta la sua multidimensionalità.

Di seguito un brano tratto dalla Presentazione di Marco Boscarato

"Ciascuno di noi è un mondo che si scopre solamente “in cammino”, nell'andare: azione che è di per sé strumento di riappropriazione, un luogo simbolico nel quale riconoscersi come unione di parti che, da fermi, ci appaiono separate e divise. Chi si è messo in strada a piedi per Santiago, Roma, Gerusalemme o per un qualsiasi altro luogo, sa che la vera meta gli viene regalata dal cammino. Lo dicono i poeti. Ma lo cogliamo chiaramente anche dai racconti di questo libro, che dicono di un percorso che si fa magico e sorprendente al di là di qualsiasi aspettativa, che ci chiama. Dobbiamo solamente disporci all'ascolto, aprire le orecchie dell'animo e “obbedire” (ob-audere) al richiamo del viaggio intriso di una saggezza che va al di là di noi. Il libro di Fiorenzo Zerbetto ha molti pregi. Leggerlo fa entrare nello Spirito vivo del pellegrinaggio lasciandoci, quando alziamo gli occhi dalla pagina, più leggeri, e liberi. Ovvero, più presenti a noi stessi che leggeri e liberi. Ovvero più presenti a noi stessi che leggeri e liberi siamo, in perenne cammino."

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